3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Una positiva evoluzione del libro: purché si legga!
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Può essere entrambe le cose.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'interesse profondo per la storia antica e la voglia di andare oltre le presunte verità ufficiali.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Cercare di approfondire sempre gli argomenti che interessano e non fermarsi mai alle apparenze.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Non sono mai stato uno studente modello e me ne pento. Ho apprezzato la cultura nel corso degli anni ,dopo il liceo ed il periodo militare. Dentro di me ho chiesto più volte scusa ad i miei insegnanti del glorioso liceo classico ''Vittorio Emanuele II'' di Palermo.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
È stato per me una grande soddisfazione giungere ad una conclusione inaspettata oltre la versione ufficiale. Non c'è stato un momento particolare: è stata tutta una bellissima avventura, in un crescendo di emozioni.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Si, più volte ho pensato di stare percorrendo una via senza uscita, ma qualcosa dentro di me, mi spingeva a non mollare e andare avanti.
10. Il suo autore del passato preferito?
Tra i classici Omero, poi Dante e soprattutto Leopardi. C'è poi il mio conterraneo Pirandello.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un valido aiuto per tutti coloro che hanno problemi con la lettura, anche se per me sfogliare un libro cartaceo è uno dei piaceri della vita.